Compagni di viaggio cercansi…

Stamattina ho ricevuto l’email di un avvocato che vuole le mie coordinate bancarie per accreditarmi qualche milione di dollari sul conto: me li ha lasciati in ereditá un lontano parente che avevo nel Togo, pensate un po’…
Ho chiesto a mia madre, ma non se lo ricorda.
Mio padre nemmeno.
Per i miei genitori, i Togo sono quei biscotti ricoperti di cioccolato che tanti anni fa non mancavano mai nella nostra dispensa.
Divagazioni a parte, ho risposto all’avvocato che se mi manda il suo indirizzo vado io a prenderli, ma stranamente non si è ancora fatto sentire.
Nel caso, chi vuole venire con me? Offro io, naturalmente!

“Dear Toni Rastelli, I am Barrister.Nicolas Kodjo,from Lome-Togo West Africa states and have been a personal lawyer to Mr.D.E Rastelli, I am contacting you in respect of his deposited fund of ($5.2 million dollars) which was deposited in bank called (bceao bank) here in Togo West Africa before they met untimely death in October 6,2008 at Hawaii with his families during their long vacation visit over there. The bceao bank where the fund is deposited issued me a notice right now to present or bring (Mr.D.E Rastelli) next of kin to receive his deposited fund. This is why i contacted you so that we can both team up and transact it together because you are a foreigner and stand a better chance to claim the fund under my close supervision because you bear thesame surname (Rastelli) with this my late client in question. Kindly let me know your intention to work out this deal together with me,so that I can give you more details about this deal.

P.S. Quanti sono, 5 milioni di dollari? Basterá uno zainetto?

Hai un …. grande così!

Nella giornata di ieri mi son sentito ripetere la frase del titolo almeno una ventina di volte.
Ecco quello che mi è accaduto…
Tre giorni fa stavo tornando a casa con l’auto di mio figlio, quando mi chiama il mio papà che aveva bisogno di uno strappo per andare a fare delle compere. Ho deciso dunque di cambiare mezzo e prendere la mia che ha un bagagliaio un po’ più capiente, e in fretta e furia ho parcheggiato quella di mio figlio mettendo le chiavi in tasca. Siamo dunque partiti per un veloce tour in varie tappe e, prendi le chiavi, metti via le chiavi, riprendi le chiavi, rimetti via le chiavi… Tornato a casa, le chiavi di mio figlio non le avevo più.
Non vi dico che lavata di capo: chi urlava a destra, chi urlava a sinistra, chi mi inveiva contro, un caos insomma.
Ho frugato dappertutto, guardato per le scale, nel garage, a casa dei miei; ho anche ripercorso in auto la strada più volte ma, niente da fare…
Ieri ho deciso di fare una copia con il duplicato, direttamente in concessionaria.
Ho fatto una sosta al bancomat e chi ti incontro? Un amico che non vedevo più da anni!
Ci siamo subito messi a raccontare le cose della vita, il matrimonio, le famiglie, il lavoro, i figli e poi mi sono apprestato a congedarmi perchè avevo quel benedetto appuntamento per la chiave perduta.
– Quella chiave aveva per caso una copertura in plastica blu?- Mi fa lui…
Io rimango a bocca aperta.
– Sì -, rispondo – Ma come fai a saperlo?-
– Mi è venuto in mente che ieri un mio amico ne ha trovata una simile…-

Chiamare il suo amico e andare a casa sua a prendere la chiave, che era proprio QUELLA, è stato un tutt’uno…
Non vi dico le risate e i ringraziamenti, e quando sono tornato a casa, mia moglie è stata la prima a fare apprezzamenti sulle dimensioni del mio fondoschiena.
Come dicevano in un famoso fumetto del bel tempo che fu, tutto è bene quel che finisce bene.
E l’ultimo chiuda la porta!

Mi piace

Per un periodo mi sono divertito anch’io, a stare su Facebook.
Ho conosciuto gente davvero in gamba con cui scambiare opinioni e materiale multimediale di vario interesse.
Poi con il passare del tempo, e non so assolutamente come possa essere accaduto, mi è sembrato di ritrovarmi nella sala d’aspetto di un veterinario: decine e decine di foto di cani e gatti venivano giù come se piovesse…
E troppe catene di Sant’Antonio apparse dal nulla cominciavano a martellarmi senza sosta: se non condividi non hai un cuore, fai girare se hai dei sentimenti, ecc ecc..:
Non potevo più neanche sanamente contraddirmi o cambiare programma: se per caso dicevo in giro che avrei avuto da fare e magari l’appuntamento in questione saltava, appena mi rilassavo un po’ sul divano accendendo il tablet, il virtuale indice accusatore mi congelava all’istante:- Ma tu non avevi detto che dovevi andare, bla bla bla bla bla bla bla?-
E, soprattutto, questa frenesia di rendere pubblico tutto a tutti i costi, anche le foto del vasetto durante la meravigliosa cacca dei bimbi!
Poi un bel giorno, mentre inserivo musica e video fatti da me, il cervellone digitale è andato in tilt, accusandomi di violare chissà quale copyright. E mi ha inibito le pubblicazioni video.
A questo punto, arrivederci a tutta la comunità digitale.

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Ancora adesso, un amico qui sotto casa ogni volta che mi vede mi chiede quando “torno” online; ha nostalgia della mia divertente presenza.
Si è proprio dimenticato che sul lato destro del nostro portone d’ingresso c’è un pulsante con su scritto “Rastelli”.

Voglio star leggero

Non mi coprite con pesanti pensieri avvolgenti, col male di vivere, con versi che scavano dentro come le tarme il legno.
Non mi oscurate con foto di cieli bui e giornate uggiose dietro vetri appannati e foderati di gocce di pioggia.
Non piegatemi sotto il carico di malesseri spesso cercati negli anfratti dell’impossibile.
Voglio star leggero.
È estate, fa caldo e mi pesano anche i vestiti.

Nosso lar

Mi posso permettere di consigliare un film?
Si chiama come da titolo, Nosso lar, e racconta dell’esperienza extracorporea dopo la dipartita; ma non lo fa alla solita maniera di tutti, con tunnel luminosi e ritorni emozionanti, benchè molte pellicole del genere in circolazione siano alquanto gradevoli. Niente di tutto questo; l’esperienza in questione è ricavata dai racconti di uno spirito che via via trasmette la continua salita e discesa dei trapassati attraverso varie dimensioni ad un medium, che trascrive attentamente tutto quello che gli viene “illustrato”.
Il film lo ha scovato ieri sera mio figlio su Youtube in versione completa sottotitolata però, perchè pare che non sia mai stato doppiato nella nostra lingua.
Nonostante ciò, si lascia guardare che è un piacere.
Troverete davvero interessante come molti spiriti delle dimensioni inferiori rifiutino l’aiuto di quelli più elevati per “passare di livello”, proprio come nella vita reale.
Trattasi di una pellicola brasiliana, in molti casi ancora sconosciuta anche se girata nel 2010, ma che ha avuto un ottimo successo in alcuni paesi grazie all’originalità della trama.
Buona visione!

A 127

Ieri mattina mi sono recato alle poste centrali della mia città per pagare un paio di bollette.
Ho fatto clic sul dispenser delle prenotazioni ed ho estratto il tagliandino A127 delle ore 10:50.
Mi sono seduto ed ho lanciato un’occhiata al display:
E001, E002, E003.
Aspetto.
E004, E005, E006.
Gli “E” sono i titolari di un conto corrente postale.
E007, E008, E009.
Mi alzo e faccio un giretto nella sala.
E010, E011, E012.
Un signore poco distante, anche lui con il tagliandino A, ha cominciato a spazientirsi un po’…
E013, E014, E015.
Il signore di cui sopra ha dato segni di non essere proprio un signore. Una signora al suo fianco gli ha offerto il suo sostegno morale.
E016, E017, E018.
L’uomo che poco fa era un signore si è avvicinato ad uno degli sportelli ed ha cominciato a sbraitare.
L’impiegata gli ha spiegato che il meccanismo della rotazione numerica non dipende dal personale. Allora lui ha borbottato qualcosa in dialetto, allontanandosi.
A097, A098, A099…
Meno male, ho pensato, forse quel tizio lì ha smosso un po’ le acque. Sono giá le 11:45; ho ancora 26 persone davanti, gli sportelli sono dieci, è quasi fatta…
E019.
Un lieve boato di commenti a bassa voce si è levato nella sala… “Ancora?!” “Non è possibile!” “Nooo!” “Buuuuu!” “Questa é l’Italia!” “I politici mangiano beati!” “Se tornasse chi dico io” “Berlusconi in galera” “In Svizzera non succede” “Perchè, scusi, in Germania?” “Vergogna, mi danno soltanto 400 euro di pensione” “Io ho votato Grillo, tiè!” “Stavolta l’Imu non la pago, vengano a casa che ci penso io!”…

C080, C081, E020.

Ho guardato l’orologio, le 12:25.
Avevo diverse cose da sbrigare, ho regalato il mio tagliando ad un ragazzo che era arrivato parecchio dopo di me, e mi sono avviato all’uscita.
Mentre scendevo le scale, dall’esterno, sentivo ancora la voce della povera impiegata chiamare
:- E020, dov’è E020? E020! –

La notte di San Lorenzo

Quest’anno, la mia Stella di San Lorenzo è stata più rumorosa del solito. Sfrecciando dal bagno in camera, è caduta nel letto che dormivo già, e mi ha svegliato. Poi, proprio mentre mi riaddormentavo, mi ha preso a calci perchè russavo. Allora mi sono svegliato di nuovo. Sono andato in sala ed ho acceso il tablet per leggere qualche notizia, in attesa che il sonno tornasse. Ecco le palpebre calare… Mi avvicino al letto camminando in punta di piedi ma inciampo nel Diabolik finito ai piedi del comodino, e …Patatrac, la sveglio! Non vi dico che lavata di capo. Finalmente silenzio. Non so quanto ancora ho dormito prima del secondo calcio ricevuto: russavo ancora. Mi è scappato da ridere; ho cercato di trattenermi tappandomi forte la bocca, ma evidentemente il letto traballava così tanto che ho ricevuto la seconda ramanzina. Di nuovo silenzio. Il sonno mi ha colto all’improvviso e quando ho aperto gli occhi era ormai giorno. La Stella era già sulla sua traiettoria delle faccende domestiche. Sbadigliando ho pensato: che belli, questi desideri che si avverano! Ma tra calci e sgridate, com’è dura!

Comunicazione di servizio…

Vogliate scusarmi se ogni tanto mando a ruota lo stesso commento, se improvvisamente non vi seguo più e poi torno a farlo, se spesso prendo lucciole per lanterne insomma… La colpa è tutta delle ferie, del divano morbido, del concerto delle cicale e dei troppi tasti presenti in quest’App, sotto lo scivolare delle dita durante le mie visite a Morfeo.
Ecco, tutto qua 😉